L’Ue deve ripartire dagli agricoltori, l’eurodeputata di FDI Gemma chiede maggiore impegno per il settore primario italiano e del Sud
30 Maggio 2024
(PressMoliLaz) 30 Mag 24 “È tempo che nei Palazzi dell’Ue il mondo agricolo italiano e del Sud torni ad avere un ruolo centrale, fondamentale per l’economia, per il lavoro, per il paesaggio, per il sociale. Lo ribadisco da tempo in ogni incontro, intervista, discussione, evento a cui partecipo, ovunque, con l’accorato invito a salvaguardare il patrimonio agroalimentare regionale e il valore della nostra terra”.
Così, in una nota, l’eurodeputata di Fratelli d’Italia Chiara Gemma, ricandidata alle elezioni europee nella Circoscrizione Meridionale.
“Per questo – spiega – ho sempre ribadito che a Bruxelles sarà necessario affrontare la prossima legislatura europea con particolare impegno e all’altezza delle aspettative, considerando che la nuova Politica agricola comune (Pac) sarà al centro di ogni azione dell’Unione europea con la maggiore voce di spesa comune, pari ad oltre 380 miliardi di euro (in sette anni), e di questi ben oltre 50 miliardi sono destinati all’Italia, senza considerare le esportazioni, la mole di scambi commerciali, il numero di addetti che lavorano nelle filiere agricole e agroalimentari.
Di agricoltori, di titolari di belle e importanti aziende agricole, di responsabili delle associazioni di categoria, di donne, di madri, di uomini, di giovani qualificati impegnati nel settore primario – racconta Gemma – ne ho incontrati molti, tanti, in ogni territorio del mio Sud. Dalle loro mani e dalle loro parole emerge sempre a gran voce una richiesta: gli ulivi, i vigneti, i frutteti, le filiere florovivaistiche, gli allevamenti, ogni spiga di grano, hanno voglia di tornare ad avere ‘diritto di parola’ e ad essere essi stessi protagonisti di quell’autenticità del nostro Made in Italy.
L’Agricoltura e tutto il grande sistema dell’Agroalimentare italiano, – argomenta la candidata di Fratelli d’Italia – è un settore troppo strategico e troppo importante per l’economia di ogni regione ed è fonte vitale che affronta ciclicamente diverse criticità secondo una logica complessa che merita tutta l’attenzione che l’intero mondo agricolo richiama fortemente, come avvenuto nei mesi scorsi e tuttora in atto. L’auspicio quindi, ma anche l’impegno, – conclude l’eurodeputata – è che il sistema Italia, il Mezzogiorno, ognuno per la propria parte, insieme, sia all’altezza della sfida che la parola ‘Agricoltura’ ci sollecita, perché è anche una questione di orgoglio e di riscatto identitario di ogni regione, di ogni territorio, di ogni tipicità, di ogni ‘frutto’ del lavoro di ciascuno”.