Avvocato inglese acquista 50 ettari di terreno in Alto Molise per creare una riserva naturale privata

10 Giugno 2024 0 Di

 

 

 

(PressMoliLaz) 10 Giu 24 L’avvocato inglese fondatore di Naturetrek ha acquistato 50 ettari di terreno in Alto Molise per crearne una riserva naturale privata e ne ha affidato la gestione e la riqualificazione, per i prossimi 30 anni, a due associazioni molto attive sul territorio: Intramontes e Salviamo l’Orso.

David Mills, il fondatore di Naturetrek, ha comprato 50 ettari di terreno in Alto Molise per creare una riserva naturale privata e ne ha affidato la riqualificazione ambientale e la gestione dell’area a due associazioni che si occupano di salvaguardia dei territori e della fauna: Intramontes e Salviamo l’orso.

Mills ha creato Naturetrek nel 1986 con la moglie Maryanne, e pur avendo una formazione da avvocato, ha sempre amato i viaggi, le montagne e la fauna selvatica. Ha una vasta esperienza in Europa, Australasia e Africa, e ancora di più in India e nei Paesi himalayani, oltre a una vasta conoscenza della loro storia naturale. Per due anni ha attraversato autonomamente ogni regione dell’Himalaya, studiando e fotografando la sua fauna. Da allora ha scritto articoli, contribuito a libri e ha guidato e organizzato molti trekking in quella regione e in Africa.

L’ultima mossa dell’inglese è stata l’acquisto di un terreno e del relativo bosco a Pescolanciano, in località Macchietelle, ai confini con Pietrabbondante e Agnone, adiacente alla Riserva Mab di Collemeluccio e nelle vicinanze del tratturo Celano – Foggia.

L’area, visitata di persona da Mills e il suo team per attestarne le condizioni, pur essendo di grande pregio naturale versa in uno stato di abbandono da diversi decenni. Per questo motivo il fondatore di Naturetrek ha deciso di affidarla alle cure dei volontari delle associazioni Intramontes e Salviamo l’orso per trent’anni.

Il primo obiettivo delle associazioni è la pianificazione di un piano di sviluppo, che comprenda lo sviluppo di piccole attività all’interno di un antico casolare che diventerà il centro di sviluppo della Riserva. Per farlo, i volontari partiranno con la zonizzazione della Riserva e quindi con delle perlustrazioni dell’area poiché molte zone, che una volta erano occupate dai pascoli, sono impraticabili e chiuse dalla vegetazione fitta.

“La gestione di quest’area ci è stata affidata affinchè possiamo sperimentare modalità di gestione innovative che mettono insieme la micro-imprenditorialità legata anche alla formazione su questi temi e la conservazione della natura – commenta Caterina Palombo di Intramontes ai microfoni di Amolivenews.it – specialmente perché ci troviamo in un’area parte della rete Natura2000 e perché ci troviamo in un’area dove, in seguito all’abbandono, la biodiversità è già esplosa e che rappresenta un importante corridoio per la fauna, in grado di collegare la riserva di Collemeluccio e i parchi d’Abruzzo.