Da Isernia a Ancona, da Bari a Genova, Livorno, Ferrara e Verona:sono 44 le città candidate per la Capitale Italiana della Cultura 2021 Ma Isernia ce la può fare?

8 Gennaio 2020 0 Di

(PressMoliLaz.) Isernia, 09 Gen.  Il Ministero dei Beni Culturali ha reso noto la rosa delle città che si sono candidate per diventare Capitale Italiana della Cultura 2021. Sono 44, provenienti da 17 Regioni con tre  che non hanno espresso candidature ( Val d’Aosta,  Trentino Alto Adige e Umbria). Tutte le altre Regioni hanno almeno una candidatura. C’è gran mormorio sulle possibilità che Il Molise e quindi Isernia, possa aggiudicarsi tale prestigioso titolo. Vero è infatti che per la classe politica non proprio all’altezza in questo momento,  le chances di riuscita  sono quasi zero. Isernia meriterebbe  un riconoscimento di siffatta levatura perchè dal punto di vista storico/culturale ha punti per avere la meglio sulle  antagoniste, ma quest’ultime oltre i meriti, hanno politici di tutt’ altro spessore che senz’altro sarà   idoneo  a  far  ricadere la scelta su una città (o Regione) anzichè  un’ altra

Queste le 44 città/località che aspirano a diventare “Capitale italiana della cultura 2021”:

Abruzzo: L’Aquila;

Basilicata: Venosa;

Calabria: Tropea;

Campania: Capaccio Paestum, Castellammare di Stabia, Giffoni Valle Piana, Padula, Procida, Teggiano;

Emilia Romagna: Ferrara, Unione dei Comuni della Bassa Reggiana, Unione dei Comuni della Romagna Forlivese;

Friuli Venezia Giulia: Pordenone;

Lazio: Arpino, Cerveteri;

Liguria: Genova;

Lombardia: Vigevano;

Marche: Ancona, Ascoli Piceno, Fano;

Molise: Isernia;  (click to open)

Piemonte: Verbania;

Puglia: Bari, Barletta, Molfetta, San Severo, Taranto, Trani, Unione Comuni Grecia Salentina;

Toscana: Arezzo, Livorno, Pisa, Volterra;

Sardegna: Carbonia, San Sperate;

Sicilia: Catania, Modica, Palma di Montechiaro, Scicli, Trapani;

Veneto: Belluno, Feltre, Pieve di Soligo, Verona.

La più grande è Genova, la più piccola è Arpino (in provincia di Frosinone). Entro il 2 marzo, le città candidate dovranno presentare i loro dossier, che saranno esaminati da una giuria di sette esperti: il 30 aprile verranno selezionate le dieci finaliste, e il nome della città vincitrice sarà stabilito dopo le audizioni che si terranno entro il 10 giugno, giorno durante il quale il MiBACT annuncerà il nome della Capitale Italiana della Cultura 2021. Alla vincitrice andrà un milione di euro per la realizzazione del programma. Quella del 2021 sarà la sesta capitale italiana della cultura: nel 2015 furono Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena, nel 2016 Mantova, nel 2017 Pistoia, nel 2018 Palermo, nel 2019 il titolo non è stato assegnato in quanto Matera è stata capitale europea della cultura, e nel 2020 la capitale è Parma. E, a proposito di Parma, l’inaugurazione dell’anno da capitale si terrà ufficialmente tra l’11 e il 13 gennaio con una ricca serie di appuntamenti.