Michele Petraroia fa un resoconto dell’emergenza sanitaria

16 Marzo 2020 0 Di

(PressMoliLaz) Campobasso, 16 mar. Antonio un grazie di cuore a tutti i volontari di Cittadinanzattiva che in questi giorni di emergenza sanitaria si adoperano come sempre con passione civile e abnegazione.

In Basilicata, dove vivo e lavoro da due anni, il sistema sanitario pubblico regionale va potenziato e implementato così come hanno chiesto le Confederazioni Sindacali e in particolare il Segretario Generale della CGIL Angelo Summa con delle prese di posizioni tempestive, responsabili e precise.

Occorre un monitoraggio della dotazione di attrezzature specialistiche, macchinari, spazi e personale medico ed infermieristico dedicato, con un urgente approntamento di un cronoprogramma di adeguamento del sistema all’emergenza in atto.

Più preoccupante la situazione in Molise dove da una settimana è chiuso per sanificazione l’unico ospedale del Basso Molise (il San Timoteo di Termoli) e dopo i tagli degli ultimi 15 anni il sistema sanitario pubblico è in forte affanno e necessita di interventi di somma urgenza per potenziare sia i posti letto che la dotazione organica medico-specialistica e tecnico-infermieristica con acquisizione di macchinari ed attrezzature per terapia intensiva, malattie infettive, rianimazione e pneumologia.

Il solo accorgimento di bloccare gli spostamenti e controllare il flusso di chi rientra dal Nord è estremamente utile ma contestualmente bisogna aumentare il numero delle persone sottoposte a tampone velocizzando i tempi sia in Basilicata che in Molise, rispettando rigorosamente le misure adottate dal Governo a tutela dei lavoratori e fermando tutti gli impianti non sicuri.

Se grandi stabilimenti con migliaia di lavoratori vengono coinvolti come è accaduto in alcune aree del Nord dal contagio, per il Centro-Sud si creerà un problema che è preferibile evitare. Meglio mettere in sicurezza i lavoratori e salvaguardare la loro incolumità e salute che non produrre dei beni di cui in questa fase non ne ricorre alcun bisogno.

Da ultimo Antonio trovo opportuno potenziare i collegamenti telematici con i Medici di Medicina Generale, la rete delle strutture sanitarie locali, regionali, interregionali e nazionali, con una funzione di orientamento, cooperazione attiva ed impegno del mondo del volontariato al fianco della Protezione Civile Nazionale per non lasciare le persone sole, tenerle informate, portare a casa (specie per i più fragili, anziani e malati) sia i farmaci che i beni di prima necessità attraverso protocolli da sottoscrivere con ANCI per valorizzare ogni buona pratica comunale o territoriale.

Il sistema produttivo in questa fase emergenziale andrebbe spinto a riorientarsi come accaduto in Piemonte per la produzione di mascherine di qualità, strumenti di protezione individuali, ventilatori polmonari o attrezzature mediche indispensabili.

Considerato che, ad eccezione della CINA e del Sudafrica, nessun altro Paese è disponibile a vendere questi prodotti in una fase emergenziale, occorre spingere per cercare di produrre ciò che serve prioritariamente per salvare la vita delle persone più che automobili, vestiti o ingranaggi meccanici.

Unendo le forze in modo saggio e responsabile, aiutandoci reciprocamente ed evitando divisioni non utili, ce la faremo, ma serve rigore, impegno e collaborazione da parte di ciascuno di noi.

Un abbraccio a tutti i volontari di CITTADINANZATTIVA che operano per la nostra sicurezza.

Grazie Antonio e sono sicuro che sia il Ministero della Salute, che la Presidenza del Consiglio dei Ministri, che il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, che il resto dei Ministeri, le Confederazioni Sindacali, le Federazioni dei Medici e di tutte le Professioni Sanitarie, le Forze dell’Ordine, l’Esercito e ogni struttura istituzionale, amministrativa, sociale e operativa italiana, darà il massimo per uscire da questa emergenza come sta facendo virtuosamente il mondo della scuola con un’energia, una creatività e una passione che ci rende unici al Mondo per cuore e passione.