Illustrate a Palazzo Moffa le strategie e gli obiettivi del Documento di indirizzo strategico regionale.

14 Aprile 2022 0 Di

(PressMoliLaz) Campobasso, 14 apr 22 A seguito della relazione da parte del Presidente della Prima Commissione, Andrea Di Lucente, l’Assemblea ha iniziato l’esame e la discussione dell’argomento, di iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Programma della politica comunicatoria di coesione economica e sociale 2021-2027 – Approvazione documento di indirizzo strategico regionale”. Il Presidente della Giunta Donato Toma ha illustrato le strategie e gli obiettivi del Documento di indirizzo strategico regionale.

Sono seguiti gli interventi, per esprimere le rispettive posizioni politiche in merito all’argomento trattato, dei Consiglieri Iorio, Fanelli, Primiani, Greco, Nola, Facciolla e Cefaratti. Ha concluso il dibattito il Presidente Toma. Il Consigliere Greco ha annunciato a nome del Gruppo M5S, motivandolo, di non partecipare al voto Il provvedimento è stato approvato a maggioranza. Con il Documento di Indirizzo Strategico regionale 2021-2027, vengono individuate le priorità su cui investire le risorse che verranno messe a disposizione della Regione Molise.

“La programmazione europea 2021-2027 -ha spiegato Di Lucente- rappresenta per l’Amministrazione regionale la grande opportunità di crescita e un importante strumento per raggiungere obiettivi di sostenibilità e di crescita sociale ed economica. In quest’ottica si investono cospicue risorse in ricerca, innovazione e trasferimento tecnologico, quale chiave per lo sviluppo del territorio molisano”. Per la stesura del Documento strategico regionale si è quindi provveduto a fare un’analisi su quello che hanno prodotto le politiche di sviluppo e coesione degli ultimi sette anni al fine di poter sviluppare una programmazione futura quanto più incisiva e confacente alle reali necessità del territorio, attraverso una visione coerente con la politica di coesione messa a punto dalla UE.

Politica che, evidentemente, come si legge dalle premesse del Documento, continuerà a concentrarsi sulla convergenza economica, sociale e territoriale, attraverso la competitività sostenibile, la ricerca e l’innovazione, la transizione digitale, gli obiettivi del Green Deal europeo e la promozione del pilastro europeo dei diritti sociali. In particolare, nella programmazione europea 2021-2027 si prevede che FESR, FSE+ e Fondo di coesione (e il FEAMPA) sostengano cinque obiettivi strategici, che vertono sulla transizione verde e digitale, su un’Europa più connessa, inclusiva e sociale e su un’Europa più vicina ai suoi cittadini. Previsto anche l’aumento dei tassi di cofinanziamento (la percentuale di un investimento che gli Stati membri possono ricevere dall’UE): 40% per le regioni più sviluppate; 50% per le regioni più sviluppate che erano regioni in transizione o il cui prodotto interno lordo (PIL) pro capite era inferiore al 100% nel periodo 2014-2020; 60% per le regioni in transizione; 70% per le regioni in transizione meno sviluppate nel periodo 2014-2020 e 85% per le regioni meno sviluppate.

 In un quadro europeo e nazionale così delineato, per la redazione del Documento di indirizzo strategico regionale – è stato evidenziato nel dibattito-, quindi, ci si è attivati primariamente per effettuare un puntuale monitoraggio delle nuove esigenze del territorio, attraverso uno stretto confronto con le parti sociali, con la cabina di pilotaggio e con le istituzioni. Da tali valutazioni e confronti -ha sottolineato ancora Di Lucente- sono emerse, quindi, ulteriori sfide da dover fronteggiare e nuove possibilità di sviluppo, generatesi anche alla luce delle modifiche che la pandemia prima e la moderna idea di Europa dopo, hanno determinato.

Dall’analisi iniziale, e a seguito del confronto con il territorio che ne è venuto fuori, si è provveduto a costruire un Documento regionale la cui strategia -si legge nel testo approvato dall’Assise- si basa sul tema aggregante e ideativo della “cura”. Un concept di bandiera, oggi fortemente evocativo, che delinea un sentiero di lungo periodo che vede proprio nella cura (e nelle sue declinazioni curare, | Comunicato stampa n. 70/2022 2 aver cura, prendersi cura) il minimo comune denominatore dell’intervento pubblico. Cura della persona, cura dell’ambiente e delle sue risorse, dei diritti civili e delle relazioni sociali, in tutte le loro manifestazioni, per un Molise più aperto, sicuro, solidale, confortevole, attrattivo, rassicurante per i suoi cittadini, operoso e fecondo per i progetti delle future generazioni. Il must è quello di massimizzare la redditività sociale dell’intervento pubblico, trasfondendo, con ogni sua manifestazione, queste straordinarie caratterizzazioni nel lavoro e nella soddisfazione professionale, nella fruizione delle infrastrutture, dei servizi e degli spazi vitali, nella crescita culturale, nella piena partecipazione di tutti e di ciascuno alle opportunità del nostro tempo, non intaccando e anzi favorendo quelle del futuro. Nel contesto particolarmente frammentato della regione, l’iniziativa flagship è la sinapsi, la formazione delle reti neurali attraverso la connessione – fisica e anche immateriale – degli individui e delle loro comunità. La vision che la politica di coesione si propone di attuare in coerenza con la strategia delineata va in tre direttrici:

✓ la cura della persona;

✓ la cura dell’ambiente;

✓ la cura dei diritti civili e delle relazioni sociali.

Sono da considerarsi sfide verticali, in quanto si innestano direttamente nelle direttrici della vision:

  • offrire servizi sanitari e i servizi di assistenza di lunga durata di qualità;
  • implementare la transizione ecologica –sostenibilità ambientale dell’uso di energia;
  • implementare la transizione ecologica -adattamento ai cambiamenti climatici, prevenzione dei rischi e resilienza;
  • implementare la transizione ecologica –accesso e gestione sostenibile delle risorse idriche;
  • implementare la transizione ecologica -economia circolare;
  • implementare la transizione ecologica –biodiversità e lotta all’inquinamento;
  • implementare la transizione ecologica – sostenibilità ambientale della mobilità urbana;
  • incrementare l’occupazione;
  • incrementare l’inclusione e la protezione sociale;
  • incrementare l’istruzione e la formazione. Mentre si identificano come sfide serventi, in quanto si innestano indirettamente nelle direttrici della vision:

✓ finalizzare la ricerca e l’innovazione;

✓ implementare la transizione digitale;

✓ migliorare la competitività del sistema produttivo;

✓ formare competenze professionalizzanti. Mentre si ritiene sfida abilitante, in quanto funzionale a spingere la vision e a renderla più adeguata alla capacità realizzativa, in un orizzonte temporale eccedente il periodo di programmazione:

✓ migliorare la mobilità. Il Documento che si basa sul Programma plurifondo FESR-FSE+ della Regione Molise per il periodo 2021-2027 e vede l’utilizzo di risorse pari a 402.488.557 Euro, di cui 319.458.649 Euro per l’FESR e 83.029.909 Euro per il FSE.