Venafro del tutto estraneo in Consiglio regionale

30 Giugno 2023 0 Di

 

 

di Redazione

(PressMoliLaz) Venafro (IS), 30 giu 23 Già, “la botta” consistente per la quarta città del Molise, Venafro ! E’quella appena rimediata dalla cittadina del Molise occidentale alle recentissime elezioni regionali, con la non elezione di alcuno dei dodici candidati venafrani proposti con Roberti o con Gravina ! Sino a pochi giorni addietro ce n’erano in maggioranza e minoranza nell’assemblea regionale, oggi nessuno più ! Così ha stabilito l’elettore nel segreto dell’urna e di tanto va preso atto.

Voto popolare insindacabile e indiscutibile, ma se ne può e se ne deve quanto meno ragionare. Non certo di motivi e ragioni che hanno portato gli 11mila circa elettrici ed elettori venafrani a non eleggere alcun dei propri concittadini, bensì sulle conseguenze che potrebbero derivarne. Cinque anni senza rappresentanti venafrani nell’assemblea amministrativa centrale del Molise ? Non è cosa da poco e la città deve tenerne conto. Ci saranno conseguenze? Nessuno se lo augura, ma è cosa indubbia.

Una città in crescita, Venafro, ma bisognosa di interventi pubblici a sostegno in tutti i settori alla luce dei tanti problemi reali che denuncia a 360°, ma ecco che sul più bello si ritrova senza rappresentanti diretti in Consiglio Regionale. Nel corso dell’ultima tornata elettorale appena conclusasi in effetti si sono innescati tanti “processi” particolari e nuovi che hanno portato elettrici ed elettori venafrani a indirizzare altrove il proprio voto, bypassando il candidato locale.

Ce n’erano dodici in ballo -dal più votato Tedeschi al meno votato Petroni- ma nessuno ha messo assieme i voti necessari per entrare nel nuovo Consiglio Regionale del Molise. Ce n’erano anche due uscenti -Cotugno e Nola- ma anche per loro l’implacabile “spada di Damocle” della non elezione. Sono prevalsi altri “indirizzi”, “logiche” nuove ed alla fine Venafro è rimasto a terra ! Certo ci sono eletti che possono rappresentare benissimo il territorio del Molise occidentale -tanto per citare dall’isernino Iorio a Passarelli di Pozzilli, entrambi “in odore” di assessorato per la mole dei voti ottenuti- ma diverso sarebbe stato con la presenza di venafrani “purosangue” nell’assemblea regionale. Niente da fare ! I venafrani così non hanno voluto e così sia !

A questo punto resta solo da augurarsi che i 21 neo eletti del consesso molisano abbiano a cuore e presente anche Venafro, dedicando all’intero mandamento che ne prende il nome (territorialmente ricompreso tra Sesto Campano e Montenero Val Cocchiara con 40mila residenti complessivi) le attenzioni necessarie perché le collettività che lo abitano progrediscano e perché i servizi siano finalmente pari alle attese, a partire dalla sanità pubblica vero e primario cruccio di tutti i molisani dell’ovest.