Carte false per non pagare le tasse: quattro indagati

17 Gennaio 2024 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Campobasso, 17 Gen 24 Nei giorni scorsi, il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Isernia ha eseguito un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per la somma complessiva di € 1.406.102,00 – disposto dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Campobasso su richiesta di questa Procura – nei confronti di una società, con sede legale nel capoluogo molisano, e del suo amministratore, un professionista esercente l’attività di commercialista.
La società aveva maturato un debito erariale pari a € 16.090.276 nel corso degli anni; tuttavia, mediante una serie di artifizi, tra cui la sottoscrizione di false scritture private e la simulazione di rapporti debitori riconducibili ad attività di consulenza fittizie, l’amministratore aveva sostanzialmente svuotato le casse societarie, trasferendo la somma di 1.406.102,00 dapprima all’interno di un’altra società – appositamente creata e dallo stesso soggetto amministrata – e successivamente, con analoghi artifizi, accreditando gli importi sui conti correnti riconducibili a un’altra società, attualmente operativa, consentendo così l’immissione all’interno del circuito dell’economia legale di somme che, invece, erano destinate allo Stato.
Le condotte hanno avuto, quale conseguenza immediata e diretta, la sottrazione di un importo estremamente significativo dalla pretesa erariale, tenuto conto anche della attuale indisponibilità, da parte della società, di altri beni che possano consentire il recupero, anche parziale, delle imposte non pagate.
L’indagine ha richiesto numerosi accertamenti bancari, diversi controlli incrociati e la disamina della corposa documentazione acquisita al fine di palesare la natura fraudolenta delle operazioni tra le varie società. Attualmente, sono indagati quattro soggetti ed i reati contestati sono la sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, il riciclaggio e l’autoriciclaggio.
L’attività svolta è espressone della costante attenzione, da parte delle FF.PP. e della magistratura, per la tutela dell’economia legale e degli interessi erariali, giacché simili fenomeni causano un notevole danno sociale in quanto sottraggono ingenti risorse patrimoniali destinate ad assicurare servizi pubblici e assistenza alla collettività.
Il procedimento è nella fase delle indagini preliminari, nel corso delle quali gli indagati potranno esperire, in ottica difensiva, tutti i rimedi processuali previsti dal codice di rito.