Bonus mamma 2024: cos’è

19 Febbraio 2024 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) 19 Feb 24 Il bonus mamma 2024 è una misura prevista dalla legge di bilancio 2024, la n. 213/2023. La disciplina di base è contenuta nei commi 180, 181 e 182 dell’articolo 1 (estratto allegato in pdf).

Si tratta nello specifico di un esonero contributivo del 100% della quota dei contributi previdenziali per l’invalidità, la vecchiaia e i superstiti che sono a carico della lavoratrice fino al mese in cui il figlio più piccolo compie 18 anni, nel limite massimo di 3000 euro all’anno, valore che deve essere riparametrato su base mensile. L’esonero, come precisa il comma 182, non incide sulla aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

Il bonus viene riconosciuto alle lavoratrici che sono madri di tre o più figli e che hanno un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato. L’agevolazione è esclusa per i rapporti di lavoro domestico.

Il comma 181 prevede però che la misura sia riconosciuta in via sperimentale dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024 anche alle lavoratrici che sono madri di due figli e che hanno un rapporto di lavoro dipendente (escluso anche in questo caso il lavoro domestico), fino a quando il figlio più piccolo non abbia compiuto il 10° anno di età.

L’agevolazione è prevista per i periodi di paga che decorrono dal 1° gennaio 2024 fino al 31 dicembre 2026 per le lavoratrici madri di tre o più figli e in via sperimentale solo per il 2024 per le lavoratrici madri di due figli.

I dettagli del bonus mamma 2024 sono stati specificati dalla circolare INPS del 31 gennaio 2024 (sotto allegata in pdf).

La prima specificazione riguarda i rapporti di lavoro. L’esonero riguarda infatti:

i rapporti di lavoro dipendente a tempo indeterminato (anche par time) dei settori pubblici e privato, compreso il lavoro agricolo;
i rapporti di apprendistato, considerato contratto a tempo indeterminato per formare e occupare i giovani;
il contratto determinato trasformato in indeterminato, in questo caso la misura decorre dal mese della trasformazione del rapporto;
i rapporti di lavoro subordinato a tempo indeterminato instaurati attuando il vincolo associativo con una cooperativa di lavoro;
i rapporti di lavoro a tempo indeterminato con scopo di somministrazione.
La circolare precisa che il requisito del 18° anno deve intendersi soddisfatta in riferimento all’età del terzo figlio (del secondo invece per la misura prevista in via sperimentale per l’anno 2024). L’esonero spetta anche alle donne che hanno bambini in adozione o in affidamento.

La misura non è un aiuto di Stato, ma uno sgravio che viene riconosciuto sulla quota di contributi dovuti dalle lavoratrici madri. La sua previsione non necessita pertanto dell’autorizzazione della Commissione Ue e della Registrazione nel Registro nazionale degli Aiuti di Stato.

La circolare illustra poi il coordinamento del bonus mamma 2024 con altre agevolazioni e le istruzioni operative per le lavoratrici che desiderino beneficiare dell’esonero.

La procedura richiede la comunicazione al datore dell’intenzione di avvalersi dei benefici previsti dal bonus mamma 2024, del numero dei figli e dei loro dati fiscali.

Al datore il compito di compilare le denunce con i dati forniti dalla dipendente per avviare tutta una serie di controlli finalizzati alla verifica della spettanza del bonus.

I dati fiscali dei figli possono in ogni caso essere comunicati all’INPS anche dalla madre tramite apposito applicativo, la cui disponibilità verrà comunicata dall’Istituto con un messaggio.

La comunicazione dei dati fiscali dei figli è fondamentale per la concessione della misura, il mancato adempimento di questa attività da parte del datore o della lavoratrice comporta infatti la revoca del bonus mamma 2024.