Affossare l’Agenzia capitolina ACOS, come le peggiori aziende private

18 Febbraio 2023 0 Di

(PressMoliLaz) Roma, 18 feb 23 ACOS, Agenzia per il Controllo e la Qualità dei Servizi Pubblici Locali, di Roma Capitale, è una struttura pubblica poco conosciuta, ma una delle poche che funzionano a Roma.

Come Pendolari abbiamo incontrato più volte l’Agenzia, con cui abbiamo avuto una proficua interlocuzione con reciproci scambi di informazioni sulle ferrovie concesse.

L’Agenzia ha sempre dato prova di imparzialità, di autonomia, di capacità di indagine con i suoi rapporti dettagliati, evidenziando i limiti del servizio pubblico locale nell’ottica del suo miglioramento a favore dei cittadini.

Ebbene, non sappiamo se sia una casualità, ma con l’uscita di scena del Presidente Sgandurra per termine di mandato e l’insediamento del nuovo management a dicembre 2022, il primo effetto è decisamente negativo.

L’Agenzia infatti si avvaleva per le sue attività di lavoratori a tempo determinato che avrebbero dovuto essere assunti definitivamente, ma invece il 31 dicembre il loro contratto è stato lasciato scadere dal nuovo Consiglio Direttivo e i lavoratori sono dovuti tornare a casa.

Una storia purtroppo comune nelle aziende private, ma negli ultimi anni anche nel pubblico impiego, una storia che parla di precarietà e futuro incerto per i lavoratori, mettendo a rischio le preziose attività dell’Agenzia, attualmente bloccate.

Come al solito, dal Comune sono state date assicurazioni (verbali) che i lavoratori saranno stabilizzati, ma negli anni ne abbiamo sentite troppe di promesse, parole al vento solo per tenere buoni i lavoratori.

La verità è che i lavoratori stanno a casa. E l’Assemblea capitolina gira la testa dall’altra parte.

Non sappiamo se, con la decisione presa, si vuole depotenziare (se non mettere a tacere) l’Agenzia, a volte troppo scomoda, e ridurla a mera esecutrice delle volontà del Comune di Roma, con un ruolo subordinato, puramente formale e non sostanziale, ma i dubbi rimangono tutti.

Come Comitati Pendolari abbiamo a cuore il buon funzionamento di questa istituzione e pertanto condanniamo la scelta insensata di estromettere i lavoratori precari bloccandone le attività. Sosteniamo quindi senza mezzi termini la battaglia dei lavoratori per l’assunzione.

ACOS deve continuare ad essere ciò che è stata fino allo scorso anno: una struttura di controllo utile alla collettività. Ne abbiamo un gran bisogno.