Secondo il Partito Comunista: il lotto zero sospeso è inutile e dannoso

14 Gennaio 2024 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Isernia, 15 Gen 24   Riceviamo e pubblichiamo dal PCL Molise  “Prendiamo atto con relativa soddisfazione della revoca dell’ordinanza dirigenziale del Comune di Isernia di divieto del transito su un tratto di Via Corpo di Liberazione per l’inizio dell’inutile e dannoso “lotto zero”, che è avvenuta su richiesta della stessa appaltatrice (controllata potente gruppo Caltagirone), per ragioni che però non sono state rese pubbliche.
Non sappiamo, ma non possiamo escluderlo, se abbia contribuito a tale risvolto anche l’ultima iniziativa del Comitato No Lotto Zero con Area Matese e Associazione Antimafia A. Caponnetto e che abbiamo sostenuto, eccependo alla dott.sa Tancredi Prefetta di Isernia madornali questioni di legittimità, che la stessa si è impegnata a segnalare ai ministeri coinvolti, e con l’esposto al magistrato delegato dalla Corte dei Conti ai controlli sull’ANAS. Si ricorda che si è in anche in attesa dell’esito degli esposti alla Corte dei Conti del Molise e del ricorso al TAR sulla assenza della Valutazione di Impatto Ambientale.
Ciò premesso chiediamo al dirigente del Comune di Isernia, che tale ordinanza non sia emessa nuovamente alla prossima richiesta della società privata, poiché di fatto autorizzerebbe l’inizio del lotto zero ancorché sub iudice, e soprattutto poiché dovranno prima essere vagliate le seguenti eccezioni giuridiche gravissime eccepite come sopra anche alla Prefetto di Isernia:
– assenza della valutazione “alternativa zero” e dell’analisi costi benefici che rendono nulla la presunta progettazione, come da normativa in materia citata più volte dall’ esperto Avv. Mainelli di Area Matese e legale rappresentante del Comitato;
– assenza della delibera consiliare ex art.42 TUEL di approvazione del progetto definitivo e della variante al piano regolatore, con conseguente illegittimità anche degli espropri;
– violazioni del codice dei contratti pubblici circa l’iter della progettazione già dettagliatamente esposte al Comune con atti formali.
Se saranno vagliati come assenti questi presupposti il dirigente non potrà emettere di nuovo l’ordinanza per consentire il lotto zero ! Né il sindaco ex art.50 TUEL e l’amministrazione comunale potranno omettere di intervenire sulla materia.

Il costo deliberato nel 2013 per questa follia era già di circa 170 milioni (oltre i circa 4 dati ai progettisti a carico del Comune): ora chissà a quanto sarà lievitato dopo 10 anni, per fare 8 viadotti e due gallerie tra Pesche e Miranda, che non servono a nulla (neanche ad eliminare o alleggerire il traffico di Isernia Nord), mentre nella nostra provincia ci tagliano la sanità e i servizi essenziali e dilagano le frane, ci negano le tante opere utili (Bretella di Venafro, Ponte Sente-Longo, tratto Colli-Roccaravindola, collegamento con Napoli e via dicendo. Per questo chiediamo lo storno di tali fondi per le opere che ci servono.
È la lotta delle ragioni sociali e collettive dei lavoratori e delle masse popolari, contro quelle del capitale e in tali casi delle ristrette cerchie borghesi del cemento, i loro saccheggi ambientali ed erariali.”

   Tiziano Di Clemente