Il grido d’allarme degli agricoltori del presidio di Termoli: «questa è la protesta di tutti»

12 Febbraio 2024 0 Di

 

 

(PressMoliLaz) Termoli (CB), 12 feb 24 E’ d’obbligo chiarire la nostra posizione, come associazione di agricoltori per lo più giovani, che credono ancora fermamente nel nostro settore, riguardo le manifestazioni che stiamo svolgendo e che abbiamo intenzione di portare avanti nei prossimi giorni. Ci rincresce davvero causare dei rallentamenti alla circolazione e i vari disagi che ne conseguono, ma purtroppo se siamo arrivati a tanto è perché non abbiamo alcun altro modo per poter far sentire le nostre ragioni a chi di dovere.

Come extrema ratio abbiamo deciso di mobilitarci con i nostri mezzi di lavoro, seguendo l’esempio di tanti altri colleghi in tutta Italia e Europa, poiché il nostro futuro, sia come lavoratori che come persone, è minato da politiche scellerate e dalle continue promesse non mantenute.

Lo stiamo facendo in maniera pacifica, in collaborazione con le Autorità, nonostante la forte rabbia, non possiamo mettere a rischio il nostro futuro di giovani cittadini. Se nel corso degli anni si sono accumulate numerose problematiche che oggi ci stanno portando al fallimento sia a livello europeo, nazionale e regionale è perché per troppo tempo con remissione ci siamo adattati alle volontà della classe dirigente ma anche perché non siamo stati rappresentati degnamente dalle associazioni di categoria.

In primis una politica agricola europea che non tiene conto delle esigenze territoriali dei singoli Stati membri, che impone obblighi e vincoli sulle rotazioni colturali fino all’obbligo di lasciare parte dei nostri terreni incolti, che autorizza l’introduzione di nuovi cibi di origine sintetica e che permette importazioni di prodotti da paesi extra europei che minano i principi di sicurezza alimentare, in cui vigono standard produttivi nettamente inferiori ai nostri sia a livello qualitativo che di costi di produzione, favorendone così la concorrenza sleale.

Politiche nazionali che non fanno altro che mettere i bastoni tra le ruote a chi decide di continuare a credere e investire in questo settore: la decisione di non prorogare l’ esenzione Irpef sui nostri terreni, l’ abrogazione del credito d’imposta sul gasolio agricolo per far fronte ad un caro gasolio senza precedenti, la non valorizzazione del prodotto made in Italy, gli scarsi controlli sulla veridicità di quanto indicato in etichetta, i mancati risarcimenti a fronte delle numerose e sempre più frequenti calamità naturali.

Ed ancora la nostra regione Molise che non prende posizione sulle problematiche relative alla fauna selvatica, che devasta letteralmente le nostre coltivazioni non permettendo, dopo un intero anno di lavoro, nemmeno di recuperare i costi di produzione sostenuti; la non disponibilità di fondi e la difficoiltà a reperirne per quanto riguarda i “bandi Psr” e le “misure a superficie” nonostante i costi sostenuti dalle aziende per soddisfarne i requisiti; Consorzi di Bonifica ormai inesistenti per quanto riguarda l’erogazione dei servizi ma ben presenti al momento di esigere tributi.

Per ultimo ma non per importanza, il continuo dover far fronte ai cambiamenti climatici che ormai all’ evidenza di tutti mettono in ginocchio le nostre coltivazioni.

A seguito di questo elenco di problematiche, seppur riassuntivo, è facile pensare che le noste richieste siano finalizzate soltanto a ricevere contributi. Non è nei nostri interessi!! Siamo disposti a rinunciare ad ogni tipologia di contributo a patto che il nostro prodotto venga remunerato per quanto vale e per quanto fatto pagare al consumatore finale controllando le speculazioni dell’ industria e della GDO.

Il reddito delle nostre aziende significa DIGNITA’ ed è questo quello che chiediamo e pretendiamo! Dignità per noi, le nostre famiglie e il nostro futuro. Il presidio a Termoli è un simbolo di presenza sul territorio. Un territorio che rappresentiamo, custodiamo, salvaguardiamo, e viviamo ogni giorno.

Continueremo nei prossimi giorni a manifestare affinchè anche a livello regionale vengano trovate soluzioni. Siamo consapevoli che a Roma si prendono le decisioni di rilievo ed è lì che bisogna portare con ancora più forza le nostre richieste, ma al momento a livello organizzativo c’è ancora molta confusione, non appena avremo programmi chiari sul da farsi, prenderemo parte anche a quelle manifestazioni non trascurando la nostra presenza sul territorio.

Nonostante non tutti gli attori del comparto agricolo partecipino a queste manifestazioni ci teniamo a ricordare che questa è LA PROTESTA DI TUTTI, le cui motivazioni di riflesso riguardano l’ industria agroalimentare, i trasporti, e non per ultimi i CONSUMATORI perché è dall’ agricoltura che nasce quello di cui quotidianamente ci nutriamo e con cui cresciamo i nostri figli.